La cottura in cartoccio non è propriamente tipica del Piemonte. Adatta in particolare al pesce è evidente che non può risultare tra i metodi di cottura delle nostre ricette tradizionali.
Ma visto che è una cottura sana e povera di grassi e qui siamo sempre a dieta, mi piace adottarla ogni volta che il piatto lo consente e anche per qualche sperimentazione come nel caso della lonza profumata.
Se il pranzo o la cena sono informali, mi piace anche l’idea di poter servire ad ognuno il suo cartoccio, in modo che possa aprirselo direttamente sul piatto, godendosi i profumi che si sprigionano all’istante. Altrimenti preparo un cartoccio unico da aprire in centro tavola e porziono poi nei piatti il contenuto.
Orata al cartoccio
Per 4 persone
4 orate da 300-350 g l’una
mezzo chilo di pomodorini
due cipolle di Tropea
olio EV
prezzemolo
pepe rosa in grani
1 limone
vino bianco (io ho usato un Galestro)
La preparazione è molto semplice:
pulite i pesci, togliendo anche le teste, e appoggiateli nel cartoccio di stagnola o di carta forno, come preferite. Mettendo all’interno una fettina di limone.
Distribuitevi sopra i pomodorini, la cipolla affettata fine, il prezzemolo e i grani di pepe. Bagnate con un cucchiaio di olio e due di vino bianco, salate leggermente e chiudete il cartoccio. Cuocete in forno a 200 °C per 20 minuti.
Servitele con il Galestro ben freddo!
Che buono, semplice e gustoso!
..ma lo sai che adoro i tuoi titoli in dialetto! sei troppo forte!:)))
baci
Terry
http://crumpetsandco.wordpress.com/
Ciao Terry, sarebbe persin più divertente se ci fosse il sonoro, la mia pronuncia è da sbellicarsi…
Il cartoccio è l’estremo tentativo di cucinare leggero per riprenderci dai bagordi natalizi… solo che ora è iniziato il Carnevale… altro che dieta!
Lo faceva sempre mio nonno!confesso di non aver mai provato..lo farò!Una buona domenica a te
Prova Night, resta davvero gustoso e leggero!
Buona domenica a te!