Mangé

Seuja e amel…

Detto così, suona strano: sogliola e miele… eppure funziona…

La tradizione piemontese non va d’accordo col pesce, facendo eccezione per le acciughe della bagna caoda e per qualche pesce di acqua dolce (trote e tinche, per lo più)… Per anni l’unico pesce che girava nelle case piemontesi (credo di poter ragionevolemte generalizzare!) era il filetto di sogliola surgelato. Che da anni detesto. Però quando lo trovo fresco, son tentata per la sua velocità di cottura, ed essendo sempre in lotta col tempo, eh…è una grande comodità, non bisogna nemmeno pulirlo, una sciacquata e via…

Però sa di poco, va arricchito, va abbinato in modo da renderlo comunque appetibile, e si sperimenta. Specie quando si è a dieta^^

Questa, a me, è piaciuta molto:

Filetto di sogliola con mandorle, miele e lime.

Anche per questa ricetta, come per altre che vi ho già presentato, le dosi sono a occhiometro…

filetti di sogliola (uno o più per persona)

miele millefiori o acacia

mandorle a lamelle

lime, succo e fettine

olio di oliva, sale.

Scaldate l’olio in una padella antiaderente e scottatevi rapidamente dai due lati i filetti di pesce. Irrorate col succo di lime, salate leggermente, rigirateli e cspargeteli prima col miele (un cucchiaio circa per ogni filetto) e poi con le mandorle a lamelle (anche di queste una cucchiaiata per ogni filetto). Terminate la cottura e disponete sul piatto da portata con della valerianella e delle fettine di lime.

5 pensieri riguardo “Seuja e amel…

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