Ciaciaré · Mangé · Merenda sinòira · Tradission · Vegetariano

Ravioland tra i ravieul…. gobbi (o gobbini)

Mi hanno scritto per chiedermi se avessi abbandonato il blog… tranquilli, se e quando capiterà, lo scrivo, e se lo scrivo lo faccio…!

 

Allora, tornando a bomba… ravioland e ravioland…. rigirandosi e rigirandosi…

ho trascorso un po’ di tempo tra i ravioli, anzi, le raviole, già, sempre loro… le raviole del plin, in una versione, stavolta, un po’ diversa, nel senso che non hanno il pizzicotto ma sempre le misure piccine picciò… e prendono il nome di “gobbi” o gobbini… ma che riprende sempre i sapori della tradizione. Fan parte dei preparativi dei festeggiamenti dei 18 anni della fanciulla di casa, è iniziato il conto alla rovescia e tutto ciò che riesco a preparare in anticipo ovviamente, ben venga.

Questi li ho preparati per 15 persone. Vi do la dose per 10, poi dimezzate, raddoppiate…fate voi!

Raviolini gobbi con toma e nocciole

Per il ripieno:

450 g di ricotta vaccina

150 g di Toma piemontese DOP

30 g di Grana padano

70 g di nocciole

per la pasta

8 etti di farina 00

3 uova, sale e acqua qb

tritate finemente il Grana, la Toma e le nocciole (mettendoli insieme in un mixer vengono benissimo.

Mescolateli alla ricotta e riponete il ripieno in una tasca usa e getta. Mettete in frigorifero fino al momento di utilizzarlo.

Impastate la farina con le uova aggiungendo un po’ di sale e acqua quanto basta per ottenere una sfoglia elastica e compatta.

Tirate la pasta in strisce e procedete alla farcitura, formando dei mucchietti grossi al massimo come una nocciola.

e chiudere i gobbi con le dita o con la rotella…

se non li consumate subito, disponeteli su vassoi e surgelateli, poi potete trasferirli in singoli sacchetti per freezer

Per servirli, cuoceteli in abbondante acqua salata e conditeli con (per persona) una noce di burro e un cucchiaio di miele di castagno sciolti insieme, più lamelle di grana tagliate al momento.

bon aptit!

39 pensieri riguardo “Ravioland tra i ravieul…. gobbi (o gobbini)

  1. L’orticaria lasciala alle blogger tragicomiche… 🙂
    i plin li adoro (nella versione classica) ma proprio la dimensione non fa per me… non riesco proprio a farli piccini piccini… i ravioloni del plin, io faccio!!! ma la farcitura ed il condimento al miele… mi mancava, prendo nota!

    1. ne conosci anche tu? ^^
      a noi capita di iniziare con la misura canonica e poi aumentare man mano che andiamo verso la fine e ci siamo letteralmente stufate… diciamo che non ne viene uno uguale all’altro, così!

  2. Anche io torno da una immersione nei ravioli, ma nel senso che per il mio compleanno, da Mr e Mrs Mifflin ho mangiato dei tortelli al ragù che mamma mia…
    Insomma, per dire che ho fatto allenamento e, se mi vuoi come cavia, son qui!

    ps. no comment, perché anche io condivido le tue bolle, sulla prima parte del post

  3. Intanto tanti aguri alla fanciulla. Se il resto del banchetto sarà allivello di questi ravioli, ci sarebbe da imbucarsi senza indugio 🙂
    …e compliment per la pasiensa. Mi l’avria perdula al prim gir ‘d raviole…

  4. Norma, la ricetta me la leggo fra poco con calma, già mi sembra una bontà!!! Intanto voglio dire che anch’io ho avuto il mio momento di voglia di abbandono del blog e ci ho fatto un post apposito.. mea culpa…che vuoi, ogni tanto si ha bisogno di affetto ;))))))) e com’è gratificante leggere tutti quelli che ti scrivono di non mollare, che sei brava (ina dico io), che come faranno senza di te… ;)))) Poi mi sono vergognata..ahaha.. baci e buona serata, passami un piatto già bell’e fatto visto che ci sei!

    1. giulia… al di là del fatto che non si dovrebbe cercare affetto in rete, io credo che una volta possa anche capitare che uno sia stufo, stanco o semplicemente preso da altre cose più “reali” (e meno male)…ma che capiti un post sì e due no se va bene…! dopo un po’ a me anziché stare a dire ma no ma dai ma resta viene in mente Alberto Sordi: te c’hanno mai mannato… 😀

  5. mi piace il tuo spirito perennemente indignato!

    comunque, anche se tu ci speravi, non ho nessuna intenzione di ritirarmi :-))))

    e i tuoi plin li devo rifare presto. il nome poi mi piace un casino

  6. Carissima che dire? i momenti belli e brutti ci sono per tutti, perdona la rima involontaria. E’ che spesso “pianger il morto” anche a sproposito crea attenzione, crea attrazione e c’è chi è molto bravo a farlo nella vita sia reale e virtuale. Io non ho mai imparato, ogni tanto dico che ci vorrebbe, ma non ci riesco proprio. Non so se il tuo spirito sia davvero perennemente indignato, so che ci sono situazioni in cui ti viene davvero la voglia di fare come Alberto Sordi 🙂 e concordo con te…sarò perennemente indignata pure io?
    Sul discorso affetto, credo che anche virtualmente si possano creare amicizie e affetti che poi ritornano anche nel mondo reale. Per la ricetta? che te devo di’? Bravissima, io ho anche tanta pasta da impastare prima di arrivare, ma intanto mi guardo i tuoi 🙂
    Non faccio gli auguri in anticipo alla tua piccola 😉
    Buona giornata cara!

  7. Che ricetta deliziosa!! Io la copio e la passo al mio cuoco personale (il consorte)…
    E già che ci sono, anche quella della torta cioccolato+pere, ma quella la farò io stessa!
    Grazie!

  8. e perché mai una che fa questi ravioli dovrebbe ritirarsi? e poi da che? mica è una gara questa 😀
    ottimi, ora ho volgia di toma e ravieul, vorrei farmela passare
    mi inviti a cena? 🙂

  9. Caspita ravioli per 15 persone!!!!
    Come ti invidio!! Quanta pazienza!!!
    Sono spettacolari e quel ripieno così piemontese!! Mi piace!!!
    Un bacione grande!!!!!

  10. ma quanto sono buoni i plin! Mai fatti o mangiati col ripieno che proponi tu. Dire che m’ispirano è dire poco.. se te ne avanzassero..
    ehi! 18 anni! Anche il mio “piccolo” li compirà tra poco. AUGURONI!
    P.s. finalmente si prendono la patente e la smettiamo di doverli scarrozzare eh? Buon week!

  11. Ciao Norma!!! Sfiziosissima questa versione di plin ripieni di ricotta e toma…..me ne mangerei violentieri un bel piatto!!! 😉
    Se vuoi vedere la mia versione invece (soprattutto per quanto riguarda la realizzazione) guarda qua!
    chegustosa.blogspot.com/2011/09/redivivae-raviolini-del-plin
    un abbraccio MARA

    1. grazie maetta, avevo già pubblicato lo scorso anno il procedimento , e pur essendo un po’ diverso, ha in comune la pazienza che ci va! ma vale la pena, no?

  12. apperò, Norma…. che bella pazienza!!!
    però il risultato, merita tutta la fatica!!!
    bravissima!
    ps: secondo te, potevo lasciarmi scappare la ricetta del bonet bianco qui sotto???

    ciaooo

  13. Cavoli!!! sono entrata nel tuo blog nell’ora sbagliata!!!!!!!!!! Questo post mi ha sconvolta… ora mi tocca andare al bar di fronte e sfogarmi con un paio di tramezzini e qualche croissant…… 😀
    scherzo… aspetto di arrivare a casa e mangiare… due foglioline d’insalata…. uff…
    Comunque… queste delizie bisogna davvero provarle! Ti farò sapere…
    Ciao bella!

  14. E’ perchè non sono riuscita ad organizzarmi. Ma ieri sera ho fatto sugo al salsiccione, rolata di pollo e una torta allo yogurt con mele e pere. Oggi, carissima, il pranzo è servito!!!!!!!!! 😉

  15. Sembrano davvero buoni questi plin! Avevo letto su un libro di cucina che in realtà si può anceh mettere una striscia di ripieno e poi col dito suddividere i plin. TU dici che é meglio fare le porzioncine come per i ravioli?
    Grazie!

    1. ciao Elvira, benvenuta!
      utilizzare una striscia unica è senza dubbio più veloce, però si rischia che il ripieno pizzicato nel bordo faccia intorbidire l’acqua di cottura… o tu intendi che col dito separi poi il ripieno dei singoli…che allora mica ne risparmi tanto, di tempo…!
      Riservali per una giornata “zen”! eheheheh

Scrivi una risposta a 'povna Cancella risposta