Come già osservato in altre occasioni, il Piemonte non ha grandi tradizioni per quanto riguarda i pesci di mare, ma le acciughe arrivate fin qui grazie agli acciugai della Val Maira sono state presto abbinate con successo ad alcuni ingredienti più “nostrani”. Uno è indubbiamente l’aglio della bagna càuda, ma non solo! Altri prodotti della terra come topinambur e cavolfiori si prestano ad abbinamenti interessanti e, questa volta, anche lui, il cardo, tanto amato o tanto odiato per la sua pulizia “complicata” (ma non è così) e pure per il sapore leggermente amaro (ma anche qui, non sempre è così, se non vi aggrada c’è il barbatrucco!). Per approfondire seguite questo link ad un’altra pagina del blog: il cardo, questo sconosciuto!
Tortino di cardi e acciughe
Per 6 persone
Metà coste di un cardo grande
700 g di acciughe fresche
Una manciata di prezzemolo
Tre cucchiai abbondanti di pangrattato
Un grosso spicchio di aglio (o due piccoli)
Mezzo cucchiaino di peperoncino tritato
Olio di oliva EV
Tagliate a tocchi lunghi circa 7-8 cm il cardo già precotto (seguite il link messo sopra)
Pulite e lavate le acciughe, privandole della testa e della lisca. Tritate il prezzemolo con l’aglio e uniteli al pangrattato, al peperoncino e diluite il tutto con l’olio fino a ottenere un composto morbido. In un cerchio di diametro 18-20 cm iniziate a formare gli strati con un giro di cardo disposto a raggiera. Copritelo con un velo di trito, poi sovrapponete le acciughe sempre disposte a raggiera, e via così, ogni volta intercalando il trito. Terminare con le acciughe e ancora un po’ di trito. Dare ancora un giro di olio e infornare a 200 °C per mezzora.
qui da noi le acciughe sono molto usate ma farò difficoltà a trovare i cardi…sigh però la ricetta è splendida nella sua impeccabile semplicità, un bacione…
Tu mi fai sempre venire uuuuuuuuuna fame!!!!! Lucy
Sai Norma.. non amo le acciughe, ma mi piace sempre leggere l’uso che si fa di un prodotto in una data regione o luogo del mondo. Grazie per tutte le informazioni che ci dai sulla tua terra.