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Come anticipato, ecco il nuovo… nato!

..ed è stato pure un parto difficile!

Tanto il lavoro prima (circa sei anni, ed è stato uno dei motivi per cui negli ultimi due ho trascurato questo spazio!) e tanto dopo (un anno di lavorazione editoriale).

Lascio a voi il piacere oltre che il diritto di commentare il risultato, sperando di aver fatto un lavoro utile per chi cerca oltre alla visibilità online con il proprio blog anche un minimo di documentazione aggiornata.

Per arrivare a questo risultato, che comunque non può e non pretende di essere esaustivo, ho consultato parecchie decine di libri, di raccolte di ricette famigliari, e diversi ristoratori, più o meno anziani, detentori di antiche ricette tradizionali o testimoni a loro volta di un modus coerente ma moderno di fare cucina piemontese.

E’ arrivato il primo giorno del salone del Libro di Torino, direttamente al Salone. D’ora in poi, è ufficialmente reperibile 🙂

Per darvi un’idea in più, vi trascrivo la “seconda” di copertina.

“Galuparìe in piemontese significa “golosità”.Non indica solo i dolci, ma tutti quei cibi buoni che soddisfano la gola ma anche l’anima: che sanno di casa, di tradizioni, di ricordi, di profumi.

Inventario sistematico dei prodotti tipici, ricette e curiosità del panorama enogastronomico regionale in oltre 1700 voci e 500 ricette.
Spesso quando si parla di cucina tradizionale si pensa a qualcosa di passato, di vecchio.
Magari anche di obsoleto: sovente c’è poco tempo per stare ai fornelli, e alimenti precotti
o surgelati possono diventare una comoda soluzione. Ma i cibi buoni esistono ancora,
insieme ai prodotti del territorio, ai vini con cui accompagnarli e ricette nuove per
cucinarli. Ecco dunque una fotografia attuale del panorama enogastronomico piemontese, con tutte le sue sfumature geografiche e culturali, la sua realtà armonica e complessa, scattata dopo una accurata selezione, in modo da non ricondursi al solito repertorio d’antan. Ne è venuto fuori un compendio di oltre 1700 voci: ingredienti, prodotti tipici, vini, ricette del passato ancora riproducibili in tempi moderni, grandi ricette classiche della tradizione e qualche ricetta creativa. Perché l’immagine della cucina piemontese non è una stampa ingiallita dal tempo, bensì un viaggio
inesauribile tra luoghi, sapori, volti, idee, in continua evoluzione.”

Edito da Daniela Piazza Editore, ISBN 978-88-7889-294-1 – Brossura con alette, 424 p. – Formato 16,5×24 cm –   Prezzo: € 28,00

coperultimarid

Buona consultazione!

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9 pensieri riguardo “Come anticipato, ecco il nuovo… nato!

  1. ciao Norma
    complimenti! mi sono accorto solo ora che il blog è ancora on line (o forse vaneggio: mi sembrava che le ultime volte che avevo controllato, più di un anno fa, il blog fosse diventato privato??)
    mi segno questo tuo libro: proprio ora sto “studiando” la cucina piemontese, avendo Goria come punto di riferimento…grazie, ciao, stefano

    1. grazie Stefano, in effetti siamo “di nuovo” online, ci stavo lavorando su durante la lavorazione del libro… e ora cerco di riprendere il giro 🙂 Il Goria è stato mio riferimento per tantissimo tempo, ma io ho cercato di andare oltre i confini del Monferrato, scoprendo tutta la cucina piemontese, e non solo quella più nota grazie a lui!

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