Non sono sparita, eh?
Solo che avendo dedicato un po’ di tempo alla questione di mia mamma, adesso devo riorganizzarmi un po’ di cose e recuperare anche un po’ di arretrati in quello che è il mio lavoro, anche se per qualcuno il mio lavoro è un hobby^^… ma io mi domando… è preferibile riuscire a trasformare i propri hobby in lavoro, come ho fatto io – a gran fatica- o trasformare il proprio lavoro in hobby…? no perché, quest’ultima ipotesi è senza dubbio meno faticosa, avendo qualcuno che ti paga i conti…chi sa come fare me lo dica!!:-D
Torniamo sui barbaboch... barba di becco, ovvero caprone… eh.. dare del boch a qualcuno, qui, è uno dei modi più simpatici per dirgli che non capisce un accidente tanto ha la testa dura ^^
Dur come una muraja (come un muro)invece si usa per indicare che uno è irremovibile, fermo nelle sue posizioni
dur come un ratabach (barbabietola) beh… non è proprio un complimento!!^^
i barbaboch, una volta puliti, si prestano ad alcuni usi caratteristici delle nostre cucine… uno di questi è il risotto!
Risotto ai barbaboch (barbabuc, barba di becco)
per tre persone
240 g di riso vialone nano
una piccola cipolla bionda
brodo vegetale
una bella manciata di barbaboch
un po’ di pepe bianco
una noce di burro
fate imbiondire la cipolla tritata o affettata finemente con il burro, aggiungete il riso e fatelo tostare per un paio di minuti. Sminuzzate a mano o con un paio di forbici i barbaboch e aggiungeteli al riso. Bagnate con il brodo aggiungendolo a mestoli e portate a cottura, ultimando con una spolverata di pepe bianco.
ma sai che mi hai fatto venire così tanta voglia che sono andata a comprarmenli??? dalle mie parti si chiama la barba del frate… sia come sia mi ricordano tanto sapori che a volte sembrano così lontani….
occhio che son due cose differenti!! guarda nell’altro articolo, più sotto (c’è anche il link in questo)
Un bel rientro con spirito! Barba di frate… così li conosco pure io! Ah che barbaboch che sono!
nuu la barba di frate è un’altra cosa! le foglie sono quasi cilindriche, mentre nel barbaboch sono strette ma piatte e l’attaccatura è larga e bianca 🙂
Una squisita e invitante ricetta! Baci
spero che la tua mamma stia meglio!!!!!! bello poter trasformare un hobby in un lavoro e brava che ci sei riuscita 🙂
ma questa barba di bello la si trova nei prati giusto? o la trovi anche al mercato? vado a vedere come si chiama da noi :-)))
mi piace questo risotto! baci Ely
grazie sì, ora è a casa in attesa di capire quale terapia dovrà fare, nei prossimi giorni abbiamo il consulto oncologico
quest’erba si trova nei prati, anche in montagna a bassa quota, e nei mercati dei contadini e delle erbe 🙂
ehm… me cospargo er capo de cemento (frase mitica che disse il capo romano di mia cugina durante una riunione…) … ma davvero non è la stessa cosa… dici che il risotto viene male con la barba di frate? se no vada per la frittata…
io lo faccio anche con la barba di frate 🙂
Norma… Bel risottino 😉 Mai sentito parlare della barba di becco a dire il vero… Ma m’informerò 😉
Ancora in bocca al lupo x la mamma 😀
Un abbraccio forte
Sara
grazieeeee!!:-)*
belli questi barbaboch. mi sa che qui da me non li troverò mai, però potrei rifarlo con gli agretti, fra l’altro una delle mie verdure preferite.
sul maiale, come ho letto di là, hai ragione da vendere…
Che sfondo profumato!!!
Ben tornata, questo risotto primaverile è una vera leccornia!
Un salutone
Kemi
Ciao Norma,mi auguro che tua mamma stia meglio,in quanto alla barba dei frati li ho scoperti proprio da poco e sono buonissimi.Ti abraccio!
non sono la barba dei frati! ;-D vabbè eri di corsa anche tu….grazie per gli auguri!!!
Assomigliano ai bruscandoli, che sono poi i germogli del luppolo e si trovano nei rovi presenti nelle barene.
Buono il risottino!
Ho letto anche l’altro articolo. Correggo la prima impressione che ho avuto dalla foto del risotto, ma rimango assolutamente convinta dalla sua bontà
a parte tutto sto pastrocchio di barbe… beh ho pensato di farti una sorpresa… perchè si… spero sia gradita… se ti va di passare da me 🙂
Barbaboch suona molto meglio!Delizioso!
Questi mi mancano…. ora cerco e vedo come li chiamiamo noi e dove scovarli… amo la primavera e le sue erbette! 🙂