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Tajarin al bareul!

Tagliolini, o meglio in questo caso tagliatelle, al Barolo…

La tradizione del vino in Piemonte è davvero antica, e non solo viene gustato e apprezzato come accompagnamento dei piatti tipici, ma compare da protagonista in molte ricette…

i vini utilizzati possono essere diversi, secondo i gusti e la disponibilità; certo è che il signor Barolo ha un sapore talmente particolare da dare un’impronta inconfondibile a certi piatti… vi avevo già presentato il brasato e il risotto, e ora è la volta della pasta, che non viene condita o cotta nel vino ma… impastata con esso. Io ho seguito la procedura più “leggera” nel senso che ho utilizzato il vino così com’è. In alternativa è possibile fare prima una riduzione, mettendo a cuocere il vino a fuoco basso finché non si dimezza di quantità. Ovviamente dovete prevedere quanto liquido vi servirà per impastare la vostra dose di farina ma non solo! dovete anche prevedere un sapore più marcato, decisamente più concentrato e vinoso, e quindi…fate delle prove, specialmente prima di proporre la versione “robusta” a degli ospiti che magari col vino non han tanta confidenza 😉

Tagliatelle al Barolo con nocciole e timo


Per due persone:

150 g di semola di grano  (io uso la farina 1 Gentile Rosso)

vino barolo due bicchierini o comunque quanto basta per avere una consistenza ottimale per stendere la sfoglia

un pizzico di sale

40 g di farina di nocciole

50 g di burro

timo fresco o essiccato

Portate a ebollizione a fuoco vivace il vino, infiammatelo e spegnete. Fatelo raffreddare e utilizzatelo per impastare la farina, aggiungendo solo un pizzico di sale. Fate riposare la pasta per un’ora, poi stendete e ricavate le tagliatelle.

Fatele cuocere in abbondante acqua salata. In un tegame antiaderente fate fondere il burro, e fatevi insaporire la farina di nocciole. Aggiungete il timo e la pasta ben scolata. Fatela saltare un minuto amalgamando bene e servite, ovviamente accompagnando con un bicchiere di Barolo!^^

11 pensieri riguardo “Tajarin al bareul!

  1. Son troppo belli!Forse ti ho gia’ detto che ho un caro amico inglese che fa la pasta benissimo ed e’ un esperto di vini italiani,in particolarmente piemontesi.Penso che ti invidierebbe moltissimo questo piatto….
    Complimenti!

  2. mmmmhhmmm…CHE MERAVIGLIA !!
    Per ora ti copio il sugo che deve essere spettacolare nella sua semplicità….Per il vino nell’impasto dovrò aspettare che cresca il bocia !!!!
    Buona giornata e tanti SMIIILE
    Lucy

  3. Ti lovvo… ora ho le dosi!!
    Anni fa mangiai la pasta al Chianti e decisi di rifarla, non avendo le dosi andai a occhio e feci una porcheria…
    Mi venne in mente di usare la riduzione ma non mi è mai tornata la voglia di rimetterci le mani.
    Forse è arrivato il momento 😀

  4. accidenti che ricetta succulenta! dovrò ,però ,aspettare ospiti per testarla…perchè la mia metà della mela è astemio e ,come se non bastasse questa disgrazia, non ama proprio i piatti con il sapore di vino. Sob, cosa si perde, il poveretto

  5. Norma che delizia queste tagliatelle! Mi ero ripromessa di provare a farle durante le festività natalizie, ma alla fine ho optato per quelle al cioccolato (che nemmeno avevo mai provato prima!) Questa tua ricetta mi ha incuriosito un sacco per l’accostamento con le nocciole ed il timo che adoro (ne ho giusto appena comprato una piantina la settimana scorsa!) La tengo da parte e certamente te la copierò! Un grandissimo abbraccio e buona domenica! ^:^

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